Page 225 - Le Storie Dei Profeti

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La prima Carta Costituzionale:
La costituzione della Madina:
Non era mai esistito
nulla di simile, il Sacro Profeta instaurò relazioni amichevoli tra le varie tribù che
vivevano al Madina senza distinzione di religione o razza pubblicando la carta della
Madina. Questa Carta fu scritta di comune accordo da Musulmani, Cristiani ed Ebrei
dell’Oasi sotto la guida del Profeta.
I termini fondamentali di questo trattato furono i seguenti:
1-
Musulmani ed Ebrei avrebbero vissuto come un solo popolo.
2-
Ognuno della parti avrebbe mantenuto la propria fede.
3-
In caso di guerra con una terza fazione, ogni comunità sarebbe stata tenuto a
giungere in aiuto dell’altra.
4-
In caso di attacco al Madina, entrambi i gruppi si sarebbero prodigati per
difenderla.
5-
La Madina sarebbe stata considerata sacra da entrambi, e in essa sarebbe stato
proibito ogni spargimento di sangue.
6-
Il Profeta avrebbe avuto il ruolo di giudice ultimo nei casi di disputa.
- A Medina
furono istituiti altri due Pilastri dell’Islam. la
Zakah
(l’Elemosina
secondo i redditi), e il Digiuno del mese sacro di Ramadan nel 2 AH.
I matrimoni del Profeta:
A distanza di tre anni dalla morte dell’amata moglie
Khadija e al suo arrivo al Madina, il Profeta si risposò. Secondo le usanze antiche
prese in moglie diverse vedove di nobili compagni. Aisha, figlia di Abu Bakr, era
l’unica sposa del Profeta che era nobile. La poligamia faceva parte della società del
tempo. Ma la Rivelazione coranica limitò la pratica a quattro moglie. Le spose del
Profeta costituivano un’eccezione, in quanto la loro funzione era anche quella di
ritrasmettere i suoi insegnamenti.
La battaglia di Badr:
Le notizie che provenivano dalla Mecca non erano certo di
quelle che potevano rasserenare gli animi degli Emigrati. Tutti i beni che essi
avevano lasciato nella città erano stati confiscati: case,
negozi, merci.
Fino a quel momento il Profeta aveva sempre predicato la
pazienza e la sopportazione ed egli stesso aveva dato
l’esempio più brillante di questo atteggiamento. Non
aveva mai reagito alle provocazioni, neppure a quelle più
feroci o disgustose, obbedendo a quanto gli veniva
ordinato da Allah (gloria a Lui l’Altissimo).
Scesero infine i versetti che autorizzavano la reazione dei
credenti:
“A coloro che sono stati aggrediti è data