Page 266 - Le Storie Dei Profeti

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Dopo la morte del Profeta, Il suo statuto di Madre dei Credenti non le impedì di
mantenere delle relazioni con i suoi parenti Ebrei, anche se questi non erano entrati
nell'Islam. Il diritto islamico, infatti, riconosce e valorizza i legami familiari e non li
considera annullati dalla conversione. Safeyyah provava un grande affetto per uno dei
suoi nipoti, rimasto Ebreo. Secondo il diritto islamico, i parenti di religione diversa
non sono eredi l'uno dell'altro, a meno che uno prima di morire non lasci una parte
dei propri beni a questi parenti tramite un testamento. Safeyyah lasciò il massimo
possibile dei suoi beni a questo nipote, cioè un terzo dell'intera eredità. Alla sua
morte, avvenuta nel 50 A.H (670 d.C.), la sua eredità venne contrastata. Ma Aisha
intervenne perché le volontà della sua compagna venissero rispettate.
Così, con la sua condotta e la sua dignità, così come con la sua fede ed il suo amore
per il Profeta, Safeyyah si identificò nella sua qualifica di Madre dei Credenti,
confermando il giudizio che di lei aveva dato il suo nobile sposo. Non l'aveva infatti
definita
"una buona Musulmana"?
Ed è così, infatti, che la Tradizione islamica si
ricorda di lei.
Che Allah l'Altissimo sia soddisfatto di lei!
11- Zaynab Bint Jahsh:
Era la cugina del Profeta, sua madre Umayma, era la zia
paterna del Profeta. Zaynab aveva fatto parte dei primi emigranti a Madina; fu
proprio là che il Profeta, volendo sottolineare l'integrazione sociale dello schiavo
credente da lui affrancato e adottato, Zayd, gli diede in sposa appunto sua cugina
Zaynab. Ma La giovane Qurayshita non era molto felice per questa decisione che,
secondo la mentalità dell'epoca, la svalorizzava sul piano sociale, essendo Zayd un
ex-schiavo. Tuttavia aveva accettato di buon grado questo matrimonio, poiché le era
stato proposto dall'Inviato di Allah. Ma questa unione si rivelò ben presto poco felice.
Tuttavia, il matrimonio tra i due continuava a non funzionare, così, dopo qualche
tempo, Zayd e Zaynab divorziarono. Questo divorzio, però, secondo il costume del
tempo, non rendeva lecito al Profeta il matrimonio con Zaynab, poiché i figli adottivi
venivano considerati come figli biologici, e dunque le loro mogli, in quanto 'nuore',
non potevano sposare l'ex 'suocero', anche dopo la rottura del legame matrimoniale
con il figlio adottivo di questi. Trascorsero alcuni mesi e poi, un giorno, il Profeta,
mentre stava parlando con una delle sue mogli, fu investito dalla Rivelazione:
“Quando poi Zayd non ebbe più relazione con lei, te l'abbiamo data in sposa,
cosicché non ci fosse più, per i credenti, alcun impedimento verso le spose dei figli
adottivi, quando essi non abbiano più alcuna relazione con loro. L'ordine di Allah
deve essere eseguito, …… Muhammad non è padre di nessuno dei vostri uomini, egli
è l'Inviato di Allah e il Sigillo dei Profeti. Allah conosce ogni cosa”.
(Corano)