Page 311 - Le Storie Dei Profeti

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la barba incolta e le unghie, capirono che non si era trattato solo di una notte, ma
molto di più. Affamati, uno di loro andò in città a comprare da mangiare, facendo
molta attenzione.
“Mandate uno di voi alla città con questo vostro denaro, ché cerchi
il cibo più puro e ve ne porti per nutrirvi. Si comporti con gentilezza e faccia sì che
nessuno si accorga di voi.”
Corano
.
Nel frattempo tutto l’impero romano si era convertito al Cristianesimo. E nella città
di Afses nata l’eresia di alcuni filosofi e intellettuali che, negando la resurrezione
dopo la morte, erano in continua discussioni con i fedeli.
Il ragazzo camminando per le strade notò che la città era cambiata e i visi erano
sconosciuti. Nel momento in cui dovette pagare il pane, tirò fuori le monete d’argento
con l’immagine del vecchio re, vissuto trecento anni prima, e il venditore stupito
credette che il ragazzo avesse trovato un antico tesoro. Tutti si accalcarono attorno a
lui, chiedendogli dove avesse trovato il tesoro, da dove fosse venuto. Lui cercò di
convincerli di non aver trovato nessun tesoro. Il ragazzo, spaventato, osservava la
folla nella ricerca di qualche suo parente, ma non c’era nessuno. Provò a raccontare la
verità, ma nessuno gli credette. Arrivò il re cristiano della città rattristato per l’eresia
dei filosofi, e sentendo il racconto del ragazzo, volle andare con gli abitanti alla
caverna. Li trovarono gli altri ragazzi, i quali confermarono la storia del loro
compagno.
Allora, tutti accettarono la resurrezione. E mentre il re parlava con i ragazzi offrendo
loro la sua ospitalità al suo castello, e sotto gli occhi di tutti, i ragazzi reclinarono
nuovamente il capo a terra deceduti. A quel punto la gente comprese il grande
miracolo di Dio nel creare l’uomo, poi farlo morire, e poi risuscitarlo dopo la sua
morte, come ha fatto con quei ragazzi dopo più di trecento anni. Dio può creare, far
perire e ricreare, E’ l’Onnipotente.
i compagni del Rakim:
Gli abitanti della città decisero di seppellire i ragazzi nella
stessa caverna, e all'ingresso misero una tavoletta di pietra sulla quale venne scritta la
loro storia e i loro nomi. Da qui questi ragazzi vengono chiamati nel Corano anche,
oltre i compagni del Caverna, i compagni del Rakim cioè tavoletta.
Il miracolo scientifico in questa storia:
Affinché i compagni della caverna
potessero dormire in pace tutto questo tempo, Dio adeguò l’atmosfera della caverna
al loro stato, e modificò il loro organismo nel modo seguente :
-
Fermare provvisoriamente il senso dell’udito:
così non si permetteva ai rumori
esterni a svegliarli. Come dice il Corano:”
Rendemmo sorde le loro orecchie”.